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Dicembre 1, 2025
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ufficialmente attivato, con Decreto Direttoriale 17 novembre 2025 emanato in attuazione dell’art. 1, comma 686, della L. n. 197/2022 e del DM 2 aprile 2024, lo sportello dedicato all’accesso al contributo per l’acquisto di prodotti e imballaggi di natura ecosostenibile, una misura particolarmente rilevante per i pubblici esercizi impegnati in percorsi di innovazione e sostenibilità.
A partire dalle ore 12.00 di oggi, 1° dicembre 2025, e fino alle ore 12.00 del 30 gennaio 2026, le imprese potranno presentare domanda esclusivamente tramite l’area riservata di Invitalia, richiedendo un credito d’imposta pari al 36% delle spese sostenute nel 2024, nel limite massimo di 20.000 euro per beneficiario e nel rispetto della dotazione complessiva di 5 milioni di euro. Si tratta di un’opportunità che consente di recuperare parte dei costi già affrontati per l’acquisto di materiali biodegradabili, compostabili o comunque provenienti da processi di recupero, favorendo comportamenti virtuosi e in linea con le politiche ambientali nazionali ed europee.
Le istanze saranno valutate senza alcuna priorità temporale e, come previsto dall’art. 6, comma 2, del DM 2 aprile 2024, nel caso in cui l’ammontare complessivo delle richieste ecceda la disponibilità finanziaria, il Ministero procederà al riparto proporzionale tra tutti i richiedenti. È dunque fondamentale presentare una domanda completa e correttamente documentata, poiché tutte le posizioni verranno esaminate secondo criteri omogenei e non in base all’ordine di arrivo.
La misura si inserisce in un quadro di progressiva trasformazione del settore, coerente con il Regolamento (UE) 2025/40 che, a partire dal 2030, introdurrà il divieto di utilizzo di imballaggi in plastica monouso per alimenti e bevande destinati al consumo sul posto. Un cambiamento che coinvolgerà direttamente i pubblici esercizi e che rende ancora più significativo il sostegno economico riconosciuto alle imprese che hanno già anticipato l’evoluzione normativa.
Per gli operatori del settore si tratta quindi non solo di un ristoro economico sulle spese sostenute nel 2024, ma anche di un incentivo ad adottare soluzioni in grado di migliorare l’impatto ambientale dell’attività, valorizzando scelte responsabili agli occhi dei consumatori e contribuendo alla costruzione di un mercato più sostenibile.
Se vuoi saperne di più, contatta la Fipe-Confcommercio del tuo territorio
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